sabato 15 ottobre 2011

Sto tornando... con l'Hummus!

...non è che vi abbia abbandonato. E in realtà non so neanche se qualcuno se ne sia accorto del mio silenzio che dura ormai da 3 mesi.

Ma la buona (?) notizia, è che sto tornando. Ho fatto tutto quello che dovevo fare, promesso tutto quello che dovevo promettere, traslocato come dovevo traslocare, ed ora ci sono, e ci sono anche molte ricette da condividere, prese in questi tre mesi di girovagare.
A questo punto non mi resta che mettere in ordine la testa, e postarvi, subito come inizio, qualcosa di buono e veloce. Come dite l'hummus tanto buono che ho mangiato a tonnellate in Israele e Giordania quest'estate?!? Va bene, va  bene: Hummus sia!

Cosa è l'hummus:
E' una crema di ceci deliziosa, pastosa, che viene servita praticamente in ogni momento, in ogni posto, in ogni situazione, nei paesi medioorientali. Si gusta benissimo da sola, meglio se raccolta direttamente dal piatto con un pezzo di pane pita, ma è ottima come accompagnamento di molti piatti, primi fra tutti i felafel:


Ingredienti:

Vi do la ricetta con i ceci secchi, ma vanno benissimo anche i ceci in scatola, che dovrete scolare alla perfezione. Il segreto di un ottimo hummus sta nella qualità della Tahina, la pasta di semi di sesamo che è alla base della sua preparazione. Ormai è molto facile trovarla pronta, sopratutto nelle grandi città, nei soliti supermercati etnici (io un paio di volte l'ho trovata anche da Carrefour)

  • 3 tazze di ceci secchi (i più piccoli che trovate in commercio)
    • una tazza scarsa di tahina
    • il succo di tre limoni
    • 2/3 spicchi d'aglio (ce ne vorrebbero anche di più, vedete un pò vooi. Io spesso ne metto addirittura di meno)
    • mezzo cucchiaino di cumino
    • tre cucchiaini di bicarbonato di sodio
    • sale
    • prezzemolo (io lo sostituisco spesso con paprika dolce perchè, ahimè, non sopporto il prezzemolo)
    • olio d'oliva extravergine e molto, molto buono.

    Iniziate con il lavare benissimo i ceci, finchè l'acqua non risulti pulita. Poi metteteli a bagno per una notte con molta acqua (3/4 litri)) e con 2 cucchiaini di bicarbonato.
    Il mattino dopo lavateli benissimo e lasciateli scolare ancora meglio (inutile dire, che i ceci in scatola accorciano i tempi di molto, dovendo saltare questi passi!).
    Mettete i ceci in una pentola capace e copriteli con acqua, aggiungete un cucchianino di bicarbonato, per ammorbidirli. 
    Il suq di Gerusalemme/1
    Fate partire la cottura a fiamma molto alta fino al bollore, dopodichè abbassatela e lasciate sobbollire, "schiumando" quando  necessario, anche per levare le pellicine che galleggieranno in superficie.
    Continuate a cuoccere lentamente finchè i ceci risultino morbidi.
    Scolate i celi e passateli (anche con il mixer, finchè sono ancora caldi, tenendone da parte un pò per la guarnizione, e un pò di acqua di cottura per regolare il tutto se dovesse risultare troppo asciutto mentre lo passate: dovrà essere soffice.

    Alla fine, aggiungete la tahina, il succo di limone, l'aglio sminuzzato, il sale e l'lolio d'oliva, e spolverate col prezzemolo tritato (o la paprika dolce).

    Il suq di Gerusalemme/2
    Gustatelo velocemente, ma potete conservarlo anche in frigo se avanza, avendo cura di mescolarlo prima di ripassarlo, visto che solitamente indurisce un pò in superficie nel frigo.
    Provatelo con le olive e il pane, un classico spuntino medioorientale, o, perchè no, con del pollo alla brace.
    Come al solito, chiudete gli occhi, inspirate bene, e viaggiate nelle notti d'oriente!



    ps: le quantità e l'impostazione della ricetta le ho prese da "Lonely Planet-Israele e i Territori Palestinesi": delle molte provate, è la preparazione che più mi ricorda gli originali.

    3 commenti:

    1. aspetto con fiducia e serenità la tue nuove ricette.
      fra tahina e hummus io vado a nozze.
      bentornato!

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    2. naturasì offre prodotti di nicchia, fra i quali anche questi!
      ma oltre le foto ci scrivi anche del viaggio?

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    3. Fata, sono di nuovo da quest'altra parte del mediterraneo, in questo momento scrivo da Bethlem. Quando torno vi aggiorno: oggi ho rubato in un ristorante di Giaffa due fantastiche idee x la panatura del pollo!

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