venerdì 12 ottobre 2012

San Francesco e le mie torte rustiche


Iniziamo questo post nel modo più francescano possibile: Pace e bene a voi!
Come immagino sappiate il 4 ottobre si festeggia san Francesco, che a parte tutte le varie derive che ha preso nel corso dei tempi (patrono dell'ecologia, degli animali...), è patrono d'Italia e sopratutto fondatore del mio Ordine, i frati minori; per noi è perciò un gran giorno di festa. Quest'anno, per la prima volta, abbiamo festeggiato nella nostra borgata di Roma, Torre Angela, con il triduo di preparazione, il transito (il momento della sua morte) la sera del 3, e la messa per la solennità il pomeriggio del 4. Abbiamo infatti colto l'occasione dei festeggiamenti per una sorta di presentazione ed ingresso ufficiale nella nuova zona pastorale della parrocchia dove stiamo traslocando proprio in questi giorni.
La celebrazione del Transito di s. Francesco
Quindi, in particolare per la sera del transito, grande festa, con veglia di preghiera alle 21:00 e, veniamo a noi, buffet a fine celebrazione. Alcune cose le abbiamo comprate, chè tra trasloco e preparazione alle celebrazioni il tempo non era molto. Ma per non perdere abitudine ed elasticità, la mattina del 3 mi sono messo a produrre torte rustiche in quantità industriale, approfittando ovviamente della pasta frolla e pasta brisèe già pronta. Vi posto alcune delle idee, le più sfiziose, che ho preparato; ho preso ispirazione girando su internet, e modificando poi le ottime ricette che trovavo. Non ho foto della preparazione per la fretta, ma credo che la foto del titolo, col risultato finale, la dica lunga...
Un abbraccio e buone cucinate a tutti!


Torta speck, funghi e brie

Innanzitutto trifolate 600 gr di misto funghi surgelati con poco olio ed uno spicchio d'aglio.
Mentre i funghi raffreddavano stendete la pasta, in questo caso brisèe rotonda, e dopo averla stesa alzandola sui bordi, foderate il fondo con fettine di speck.
Disponete sullo speck i funghi e cubetti di brie in gran quantità (quasi 400 gr), e bagnate il tutto con 150 ml di panna da cucina.
Ho infornato a 180° per mezz'ora circa.


Torta broccoli e provola

Semplicissima, anche grazie ai soliti broccoli surgelati, che dovete lasciar scongelare dopo averli sbollentati per appena 2 minuti.
Una volta ben scongelati i broccoli, conditeli con un filo di olio, sale e pepe, e disponeteli nella solita teglia foderata di pasta sfoglia.
Adagiate sopra le fettine di provola affumicata, ripiegate verso l'interno i bordi della frolla, e infornate a 175° col forno ventilato per 40 minuti, controllando comunque sempre la cottura della pasta.


Torta ricotta e spinaci

La più classica, semplicissima: cuocete 500 gr di spinaci (anche meno) in poca acqua e fateli raffreddare e tagliateli. Come al solito vanno benissimo surgelati, veloci e già tagliati.
In una terrina mettete gli spinaci tagliati, aggiungete 250 gr di ricotta e 100 di philadelfia (che lega e ammorbidisce il tutto) ed un uovo.
Mescolate per bene, anche con le mani.
Salate, pepate, profuamte con poca noce moscata, e mescolate ancora.
Versate il ripieno dentro uno stampo rettangolare su cui avrete steso la pasta brisèe.
Ripiegate i bordi della pasta verso l'interno, alzando gli angoli per un bell'effetto post-cottura, ed infornate a 180° per 25-30 minuti.

Buon appetito!
La meravigliosa torta che la sorella di frà Marco ci ha preparato per il pranzo del 4 !


La nostra nuova cucina...
ps: dopo il pomeriggio di ieri, lungo 6 ore, da Ikea, oggi abbiamo montato la cucina nuova nella nostra nuova casa. grandi magnate si prospettano...


martedì 9 ottobre 2012

Triglie marinate


Un trasloco in pieno corso; l'università alle porte (con 2 corsi insegnati in inglese); un anno pastorale che cerca di decollare. Sono motivi sufficienti per la mia latitanza? Fortunatamente, nonostante mezza casa sia ancora qui e mezza già di là, non latito dai fornelli. Poi quando ci si mette pure il caso per il verso giusto... 
Ma iniziamo dal principio: ieri sono andato a casa dei miei a Nettuno, per recuperare un pò di aggeggi per fare le grandi pulizie nella nuova casa. Mentre ero lì telefona, da in mezzo il Mar Tirreno (letteralmente), mio cugino, avvisando di aver pescato un bel pò di triglie, e che avessi voluto sarei potuto andare al porto a prenderle. L'occasione non è sfuggita, e alle 16 sono andato in banchina a recuperare queste meraviglie!
Il mare, il sole caldo, i colori di questi pesci. Tutto era semplicemente perfetto! Mio cugino mi ha dato una quantità industriale di triglie, ora bisognava solo...pulirle tutte e cuocerle. Quindi di corsa a Roma, pensando con chi condividere la cena e come cuocere il pesce. Con chi condividere, non è stato un problema: una telefonata e due amici hanno raggiunto me e fra Marco. Come cuocere era il dilemma? Sugo? Peperoni? No, la triglia fresca deve essere fritta. E allora ho deciso di friggerle tutte, e poi sfruttarne una parte, sostanziosa, per la ricetta che vi posto oggi, ovviamente semplicissima: triglie fritte marinate nell'aceto. Non posso darvi le quantità esatte, perché non saprei cosa dirvi. Regolatevi in base a gusti e partecipanti. Direi di considerare almeno un 250 gr di pesce a persona. Almeno.Vediamo come prepararle:


Ingredienti per 4 persone:

1 kg di triglie pulite e ben asciugate
farina
olio da frittura
aceto bianco di vino
2 spicchi di aglio
qualche foglia di alloro
sale


Preparazione

Ovviamente tutto inizia con la pulizia del pesce. Pulire le triglie è semplicissimo: afferrate la triglia con il ventre verso l'alto, e con un paio di forbici tagliate la testa. Quando sentite di aver tagliato la lisca, tirate via con movimento lento ma deciso: con la testa verranno via le interiora. Se le triglie sono molto grandi, o vi sembra di aver lasciato qualcosa dentro, aprite il ventre e pulite meglio. Sciacquate i pesci e metteteli ad asciugare bene.
Mentre fate scaldare sufficiente olio in una padella capiente, infarinate le prime triglie così: mettete i pesci in uno shopper di plastica, aggiungete 2 o 3 cucchiai di farina; chiudete lo shopper e agitatelo bene. Userete così meno farina e il fritto verrà più leggero e croccante.
Quando l'olio è a temperatura immergete le triglie scuotendole prima da eventuale farina residua, e fatele cuocere fino a doratura. Tiratele fuori e mettetele a scolare bene su carta assorbente.

Se sono molte, come per noi ieri sera, mangiatene un pò fritte e ben calde. Il resto destinatele alla marinatura: 
Una volta stiepidite, adagiatele in un contenitore sul cui fondo avrete disposto delle foglie di alloro. alternate ogni triglia con una foglia di allora, mettete l'aglio a pezzetti, salate e irrorate abbondantemente con l'aceto. A seconda dei gusti non abbiate paura ad aggiungere aceto!
Coprite con pellicola il contenitore e riponete in frigorifero, avendo cura di rigirare i pesci dopo qualche ora.
L'ideale è consumarle il giorno dopo, quando le triglie avranno assorbito aceto e profumi di alloro ed aglio.


Come avrete capito, questa ricetta è ideale anche per riciclare il pesce originariamente destinato al fritto. E' buonissima con le alici, ottima se i pesci vengono preparati arrosto anzicchè fritti.
Provatela, e ditemi cosa ne pensate!