martedì 11 settembre 2012

Zucchine ripiene di tacchino

Prima di riniziare ufficialmente la vita normale del post-vacanze, godiamoci questi ultimi scampoli d'estate almeno a tavola, dove possiamo ancora preparare cose leggere e gustose prima di passare alla roba seria invernale!
La ricetta di oggi, che vi lascio al volo al volo, è una versione delle classiche zucchine ripiene, con un inedito ripieno di tacchino profumato al basilico e maggiorana. Veloce, profumata, ha almeno tre meriti: rende saporito il tacchino che solitamente sa di poco e niente; è veloce da preparare; si può preparare prima e consumare fredda. Ideale per le ultime cene pre-autunnali, per un brunch, per appassionati di carni bianche.
Vediamo la ricetta:


Ingredienti per 4 persone

4 zucchine grandi e sode.
250 gr di fesa di tacchino macinata
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano reggiano
Basilico
Maggiorana
Sale e pepe
Noce moscata


Preparazione

Iniziate con il tagliare per la lunghezza le zucchine, avendo cura di dividerle perfettamente in due. Svuotatele dell'interno, lasciando chiuse le estremità, e raccogliendo la polpa in una ciotola.

Tritate la polpa, e mescolate il macinato di tacchino, l'uovo, il parmigiano, il basilico fatto a pezzi e la maggiorana. Salate, pepate e profumate con la noce moscata.

Riempite le zucchine con il composto, premendolo leggermente e disponetele in una teglia.

Infornate in forno già caldo a 200° per circa 20-25 minuti, o comunque finché non siano dorate.
Lasciate raffreddare le zucchine ripiene e consumatele o tiepide o fredde.


Beh, davvero una ricetta lampo, veloce nella realizzazione e nella scrittura...visto tutti gli impegni di questi giorni.

Un saluto a tutti e come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate!

martedì 4 settembre 2012

Dalla Terra Santa, il Muskhan


Il rientro si sa, non è mai facile. Sopratutto se tra una cosa e l'altra si è lasciata casa e la quotidianità quasi due mesi prima! La soluzione è buttarsi subito a capofitto in ciò che si fa abitualmente, e far finta che poco o niente sia successo nel mentre. Io divorato dai sensi di colpa per il lungo abbandono di queste pagine riparto dal blog, così unisco capra e cavoli (si potranno stufare insieme, capra e cavoli?).
E riparto portando qui un pò dei profumi della mai estate: dal 10 al 17 agosto ho accompagnato un gruppo di 22 persone in Terra Santa; un viaggio come sempre bellissimo, che coinvolge mente, cuore e spirito. Io cerco sempre di far coinvolgere anche anso e bocca, perché solo mangiando ed assaggiando mentre si gira, si può tornare a casa con la sicurezza di aver davvero conosciuto un posto. E così porto i miei pellegrini nei posti dove so che potranno provare le specialità di una terra così distante da noi, ma che rappresenta le radici di tutti.
I dolci di Maroun's Sweet a Nazareth

E allora a Nazareth non inizia bene un pellegrinaggio, se non si assaggiano i deliziosi kunafeh di Mahroum's Sweet, la miglior pasticceria del paese; sono dei quadrati di formaggio fresco alla vaniglia, ricoperti da uno strato coloratissimo di vermicelli fritti. Oppure, visto che eravamo in pieno Ramadam, i dolci tipici di questo periodo, i Katayef, frittelle farcite di formaggio di capra e noci, con cannella, ricoperte da sciroppo di geranio. Le migliori sembra siano da Diwan Hasaraya, che Lonely Planet dice essere la migliore tavola di Nazareth, ma io lì non le ho mai provate. Fatemi sapere voi... 

Il Tishreen, Nazareth
Ma io comunque, preferisco il salato, sempre! e questa volta ho dovuto contenermi per i ritmi serrati del pellegrinaggio. Voglio lasciarvi qui la ricetta di un tipico piatto palestinese, il Muskhan, o Muhammar, come lo chiamano in uno dei migliori locali di Nazareth, il Tishreen (assolutamente da visitare!).
E' un pane, che ovviamente dovrebbe essere Taboun, il tipico pane palestinese fatto con il caratteristico forno d'argilla, ricoperto di cipolle e pollo. E' speziato e profuma di oriente, grazia al sommacco, spezia dal bellissimo color porpora, un pò difficile da trovare in Italia, anche se conosciuta col nome di sommacco siciliano. E' lei che conferisce alle cipolle e a tutta la preparazione il tipico gusto acidulo. Detto questo, vediamo come preparare il Muskhan:


Ingredienti per 4/6 persone:

Pasta da pane o pizza (la quantità dipende da voi, dalla fame e dal forno. Potete fare anche piccoli Muskhan, uno per ogni commensale)
1 grande pollo tagliato
5/6 cipolle
aromi per bollire il pollo (carota, sedano, alloro, cipolla...)
2 cucchiai di sommacco
mandorle e/o pinoli tostati

Preparazione:

Iniziate con il bollire il pollo a pezzi in acqua salata, nella quale avrete aggiunto gli odori. Qualche minuto prima che sia cotto, spegnete il fuoco e scolate i pezzi di pollo. Non utilizzeremo il brodo per questa ricetta, quindi...riciclate, riciclate, riciclate!

Mate dorare le cipolle tagliate a strisce in molto olio. Dovranno essere appena croccanti ma non abbrustolite, appena colorate ma non ancora marroni.
Prima che le cipolle brucino o si inizino a sfaldare, levatele dal fuoco. Mettete nella padella il summacco e mescolate bene.

Nella padella dove avete cotto le cipolle fate dorare il pollo lesso da tutti i lati.

Usate l'olio rimasto della cottura delle cipolle e del pollo per ungere bene la teglia da pizza che userete. Se necessario aggiungete altro olio. Stendete bene la pasta.

Allestite ora la pizza: stendete un ricco strato di cipolle e sommacco, adagiate sopra i pezzi di pollo, aggiungete sul pollo altre poche cipolle speziate. Infornate il tutto per circa 10 minuti, finché la pasta sia cotta e croccante.

Tirate fuori la pizza dal forno, cospargete con le mandorle e i pinoli ben tostati e servite la pizza molto calda.


La preparazione sembra particolarmente complicata ma non lo è. certo, è un adattamento abbastanza fedele, ma mai come l'originale, sopratutto (o forse solo), per la differenza del pane taboun, la vera specialità del Muskhan. Non vi resta che viaggiare, e visitare quelle terre meravigliose (quando volete, io vi guido, lo sapete...). 
Amigo Emil, nel quartiere cristiano di Gerusalemme
E magari assaggiate un Muskhan originale per le vie del suq di Gerusalemme, magari da Amigo Emil che lo prepara eccezionale! Provare per credere!







Ed ora, compreso nel prezzo, qualche ricordo del pellegrinaggio di agosto:

Nazareth, la basilica dell'Annunciazione

Nazareth, la grotta dell'Annunciazione

Il lago di Tiberiade

Io al lago

Il deserto di Giuda

La Santa Gerusalemme

Il Getsemani

Il Santo Sepolcro

L'altra faccia del pellegrinaggio

Betlemme, basilica della Natività

Il monte degli ulivi

L'ultima cena

Il saluto a Gerusalemme dai tetti





ps: Io non l''ho ancora mai preparato qui a casa, anche se ho comprato il sommaco. Ho usato la ricetta che mi ha dato un ristoratore di Nablus, in Samaria. Per il momento ringrazio gli autori delle foto che ho rubato in giro per la rete, appena possibile le sostituisco con le mie.